Scandito dalle gesta della tradizione, a forni accesi il centesimo anno di attività dell’azienda apre a nuovi progetti e ad una mostra che ripercorre la storia dei vetri e della fornace NasonMoretti.
Nell’anno del Centenario, l’azienda è pronta a celebrare insieme a tutte le persone, i collaboratori e i partner, che nel trascorrere di cento anni sono stati partecipi di una grande passione, e curiosità verso una materia così fragile e ricca come il vetro. La ricorrenza è di una realtà tutt’oggi a conduzione familiare.
Dal 1923 produciamo i vetri della tradizione muranese, una heritage condotta attraverso le stesse tecniche trasmesse da generazioni.
Gli oltre 25mila modelli sviluppati negli anni, ci indicano l’importanza e il valore delle nostre squadre di lavoro: le persone che in una Manifattura lenta come la nostra, guidano tutte le fasi di realizzazione del prodotto. I vetri passano ancora di mano in mano, dalla preparazione delle miscele, alla lavorazione a caldo, fino a tempra, taglio, molatura e finitura, ogni gesto è necessario e frutto di un’esperienza per cui “la qualità è figlia del tempo” - (Giorgio Nason).
Al rispetto della tradizione, l’azienda ha sempre accostato una fervida ricerca di nuove linee.
Abbiamo cercato di rivolgere con costanza la nostra sensibilità alle esigenze del mercato e ai canali di distribuzione. Fino agli anni ‘90 il core business aziendale reggeva quasi interamente sui servizi da tavola delle liste nozze; una tavola articolata in accessori e calici di diverse misure, uno stile “conviviale” che rifletteva i tempi. L’arrivo della tavola contemporanea ha portato ad una riduzione netta degli elementi del servizio, la domanda sempre più forte di nuovi design e colorazioni: un vero “diktat” che ha dato il via a progetti con designer e architetti di profilo internazionale, e che ci ha introdotto alle collaborazioni per le linee da tavola delle grandi case di moda.
La ricchezza della gamma colore è da sempre un marchio di riconoscimento, esito di un’attenta ricerca e di difficoltà tecniche soggette a moltissime variabili. “Una fragilità che costituisce in sé il grande fascino del vetro muranese e a cui l’azienda non vuole rinunciare”- (Marco Nason).
Guardando allo sviluppo e l’internazionalizzazione del Brand NasonMoretti, l’obbiettivo è attingere dal passato e la nostra identità, con i nostri disegni e i nostri colori.
Un’eleganza attribuita a sintesi e semplicità, che fiancheggia i tempi e le rivoluzioni del costume: dalle caraffe 033 fornite all’Harry’s bar dagli anni’50, i calici 3/62 che da oltre metà secolo decorano le tavole più prestigiose di tutto il mondo, il Compasso d’Oro del 1955, preludio dei tempi moderni - “anche questo conquistato partendo da un’intuizione inedita, e fin troppo semplice: il rovesciamento di una tecnica classica come l’incamiciato, su forme non comuni – ma soprattutto estranee alla produzione muranese di quei tempi” - (Piero Nason).
La mostra – “Cento anni di NasonMoretti. Storia di una famiglia del vetro muranese” – organizzata da Fondazione Musei Civici di Venezia, curata da Cristina Beltrami e Chiara Squarcina, racconta la storia della nostra Vetreria, all’interno dello Spazio Ex Conterie presso il Museo del Vetro di Murano. Un’occasione preziosa che ci ha consentito di aprire gli archivi per tornare a parlare del nostro passato, della storia dei nostri oggetti, che ancora oggi ci sorprendono per l’incredibile contemporaneità e sono d’ispirazione per il futuro.
Siamo lieti di annunciare i tanti eventi e progetti nel corso di tutto il 2023 e un volume celebrativo, in arrivo alla fine dell’anno, edito da Marsilio Arte.
Alle grandi maestranze, che hanno accompagnato l’azienda nell’arco di questi 100 anni, ai partner e alle nostre famiglie,
con gratitudine,
NasonMoretti